La nostra storia e la Sacra Scrittura

La Sacra Scrittura, la quale è realmente ispirata da Dio, ci trasmette  l’intervento divino nella vita stessa degli uomini per la loro salvezza eterna.
Questa salvezza è per tutte le persone di tutte le età, anche per noi che viviamo duemila anni dopo quegli eventi straordinari.
In un certo senso noi dovremmo ritenerci ancora più fortunati perché siamo a conoscenza di quegli eventi, abbiamo i quattro Vangeli (il cuore della Scrittura) e Gesù Cristo che è presente oggi, più che mai, soprattutto tramite la sua parola, la Chiesa e l’Eucaristia.

La Sacra Scrittura ci insegna ad interpretare la stessa nostra vita. Non può essere un semplice libro slegato dall’esistenza di ogni singola persona: in essa ognuno di noi, se vuole, potrebbe trovare parallelismi, analogie, similitudini. verosomiglianze relative alla propria storia incredibili.

In noi c’è una Genesi, una forma di profezia, una situazione sapienziale, uno stato di preghiera, eventi straordinari e miracolosi, una passione, una morte ed una Risurrezione… Gesù stesso ribadisce: “Voi siete Dei”.
In ciascuno di noi si attua una particolare Scrittura, in base anche a quello che Dio stesso ha detto: Io sono il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, cioè di ognuno di noi.

La nostra storia terrena, se vogliamo riconoscerlo, è costellata di interventi divini, ma noi spesso non ce ne accorgiamo.
Pensiamo che i fatti straordinari siano stati relegati nella Rivelazione scritta e siano retaggio di qualche santo canonizzato.

Ma il nostro microcosmo è davvero straordinario: siamo tratti dal nulla, il corpo è un pullulare di micro-eventi, dalle molecole alle cellule che si organizzano per arrivare, tramite la complessificazione, all’unità del nostro essere innestato in quello divino.

La nostra Genesi è il passaggio dalla molteplicità al peccato, dalla disorganizzazione all’unità.

La nostra Apocalisse è la catastrofe della morte e la Risurrezione nella nuova dimensione a cui siamo destinati.

Ognuno di noi deve superare prove, tentazioni, scoramenti, fallimenti personali, disagi, sofferenze, persecuzioni, incomprensioni, malattie. E’ in pratica un altro Cristo,(simile in tutto a noi, escluso nel peccato) il quale sintetizza tutto: Cosmo, Rivelazione, Salvezza, Escatologia, Passione e Morte, Risurrezione, Ascensione, Pentecoste…

Ma nella fede c’è anche la gioia della nostra relazione personale con il Padre, nella consapevolezza che ci ama, ci segue, ci sostiene, ci guida e vuole che ci salviamo.
Ecco perché ogni evento della nostra vita dovrebbe essere meditato,decodificato ed interpretato alla luce della Sacra Scrittura e di Gesù Cristo. Nei Vangeli si dice che Maria “serbava e meditava in cuor suo” tutti gli eventi.

E’ quello che dovremmo fare noi continuamente chiedendoci il perché di questa nostra storia particolare,  il senso di tutti i nostri fallimenti, delle nostre stesse malattie e della morte.

Anche le cose e gli eventi che ci sembrano più irrilevanti hanno un loro significato nella storia della nostra salvezza. Dio ci ha messi in un contesto ben preciso rispettando la nostra peculiarità, il nostro particolare modo di essere, il sistema di percezione della nostra coscienza.

Ma è proprio così, nei miliardi di persone da Lui create, che esplode e si manifesta la sua divinità, soprattutto nella Misericordia che ci elargisce continuamente e che permette in noi, ogni volta che ci perdona, una nuova fase della Creazione.

Pier Angelo Piai