“Rendete a Dio ciò che è di Dio”

In Lui respiriamo, agiamo e ci muoviamo.
La sua libertà è infinita. Chi può dargli degli ordini? Egli può
prenderci quando vuole, in qualsiasi momento. Non dobbiamo dare per
scontato di rimanere su questa terra fino alla sera o all’indomani.
Bisogna realmente convivere con la morte, in ogni momento.

Quando verrà l’ultima ora saremo sereni perché abbiamo confidato nel
Signore e abbiamo sempre messo la nostra vita nelle sue mani. Non
finiremo mai di riconoscere le meraviglie che ha operato in noi.
L’eternità è un continuo riconoscimento della sua Onnipotenza e
Misericordia.

Quando veniamo turbati dalla noia insidiosa, quella che prepara il
terreno al peccato, ricordiamoci sempre che Dio ci ha donato tutto ed
aspetta da noi riconoscenza.

Ce lo ha fatto capire attraverso l’episodio dei 10 lebbrosi: uno solo lo ha ringraziato, per questo ne era addolorato.
“…rendete a Dio ciò che è di Dio” (Mc.12,17)
Dio ci ha dato la vita? Restitugliamogliela con gratitudine.
Ci ha dato il benessere fisico? Lodiamolo e non dimentichiamo di soccorrere coloro che non ce l’hanno.

Ci ha dato il benessere economico? Usiamolo per fare il bene a coloro che non hanno nulla.
Si sta sbiadendo la fede in noi? Chiediamogliela. Osserviamo l’Universo
e la complessità delle sue leggi. Ammiriamo l’armonica struttura del
nostro corpo, anche se invecchiato.

Pensiamo alle migliardi di cellule che lo compongono, all’incredibile
numero di atomi che formano una cellula, ai microcosmi racchiusi in
ogni atomo.

Lasciamo che il nostro animo si commuova di fronte a tale Magnificenza di Dio e come Maria cantiamo il Magnificat…
L’anima mia magnifica il Signore…

Ha creato i cieli e la terra.
Ha creato la stella di Barnard e la galassia di Andromeda.
Ha creato le cellule staminali e il DNA di ogni nostra cellula.
Ha creato la nostra anima immortale a sua immagine e somiglianza.

Pier Angelo Piai