Dio sa tutto ed è presente accanto alla sua creatura, che a Lui non può sottrarsi.

La sua presenza però non è una presenza incombente ed ispettiva; certo il suo è anche uno sguardo severo nei confronti del male davanti al quale non è indifferente.

Il Signore ci conosce: “In Lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo” (At 17,28).
Egli è in continua intimità con noi: nella notte e nel giorno, nella tenebra e nella luce.

La sua mano è sempre pronta ad afferrare la nostra per guidarci nel nostro cammino terrestre.
La sua presenza, la sua vicinanza non è di giudizio che incute terrore, ma di sostegno e di liberazione.

Ci invita ad avere fiducia, perché Egli è sempre con noi.
Sì, è sempre con noi.
Anche nelle notti più oscure della nostra vita non ci abbandona.
Anche nei momenti più difficili rimane presente.

Anche nell’ultima notte, nell’ultima solitudine nella quale nessuno può accompagnarci, nella notte della morte, il Signore non ci abbandona.
Ci accompagna anche in questa ultima solitudine della notte della morte.

E perciò noi cristiani possiamo essere fiduciosi: non siamo mai lasciati soli.
La bontà di Dio è sempre con noi.

(mercoledì 13.12.2005) Benedetto XVI