Gesù a suor Maria della Trinità

N.B. Questi pensieri, che la Suora sentiva risuonare nell’ anima con particolare insistenza e chiarezza e che accompagnarono la sua ascesa nella perfezione dello spirito, furono dalla Suora stessa fissati in carta per ordine espresso del suo Padre Spirituale cui è dovuta la loro divisione in paragrafi.

1. ( senza data) . « Diménticati! Non ti occupare dei tuoi bisogni materiali o spirituali.
Quando hai tutto cio che ti occorre, mi privi della gioia di prendermi cura di te ».

2. (Gennaio 1940). « Non ti difendere, non far valere i tuoi diritti. Lasciami il piacere di difenderti quando sarà l’ora. Silenzio, silenzio… come me ».

3. (Domenica del Buon Pastore, II dopo Pasqua) . « Fammi dono, mia cara « fidanzata »: di ogni parola superflua che tacerai, di ogni oggetto che non è indispensabile, benché permesso, di cui farai a meno, di ogni fatica, sofferenza, che gli altri non indovineranno, che tu nasconderai,
per darmi una prova del tuo amore, e perche io ho tanto bisogno dei tuoi doni! »

4. (27 Aprile. Comunione). « Benevolenza.., Indulgenza.., Riservatezza, Conserva l’anima tua libera e trasparente, al di sopra degli imbarazzi, delle preoccupazioni, dei malintesi che la clausura suscita… ». « Insegnare, solamente con l’esempio, Silenzio, silenzio nel cuore del tuo Dio »,

5. (Dopo la mia Professione) 29-8-40). «Tu sei mia; – sei completamente mia.., Non andartene. Resta con me, in me che non ti abbandono mai. Ti ho atteso tanto tempo, Questa è la sola realtà: ti amo e ti custodisco. Per adesso e per l’eternità. Tutto il resto, bisogna sopportarlo con dolcezza e con pazienza. Sono immagini fuggitive che passano attorno a te. Ma io resto, io t’amo e ti custodisco ».

6. « Se provocata, lasciami fare; lasciami la gioia di difenderti quando vorrò e come mi piacerà. – Se soffri, vieni più vicino a me, Ti attendo sempre, Ti dirò i miei segreti che consolano e fortificano »

7 . « Se tu non mi dai nulla, io non posso fare il bene che ho lasciato alIa tua iniziativa, Dammi il piccolissimo granello dei tuoi sacrifici, dei tuoi sforzi; io lo feconderò,
Ma dammi il granello, Non perdere un minuto, non una sola occasione di offrirmi tutto ciò che ti mando, La mia grazia non ti abbandona un istante: accoglila. Desidero che il mio cielo riempia l’anima tua, la tua cella, il tuo monastero »,

8, « Sono felice perché sei finalmente venuta. Ne aspetto molte altre come te nella mia Chiesa, neIla mia casa. Per attirarle, fa tutto ciò che ti dirò ».

9, « L’avvenire è mio, di che hai timore? », — DeIla notte, deIla notte deIla fede in cui io sono sola.« Per iIluminare il tuo cammino ti ho dato la Madre mia, SteIla del mattino, guardala ».
— Temo la mia debolezza, la mia scempiaggine, le mie iIlusioni.«
L ‘obbedienza scaccia le iIlusioni, Non ha bisogno d’essere intelligente colui che dà la sua vita aIla Sapienza eterna. Non pensare che a me, non pensare che a piacermi: io ti trasformerò »,

(nota) Che bel programma di vita in questi tre primi paragrafi! Programma di perfezione. Si osservi l’insistenza del Signore – la si osserverà ancora spesso in seguito – sullo spogliamento, sull’oblio di se stessi, e spogliamento effettivo di tutto quello che non è indispensabile.

10. « Come tu cerchi di piacere al tuo Sposo, cosi sforzati di piacere alle tue Superiore; previeni i loro desideri; fa ciò che esse desiderano; che esse si sentano amate da te, amate con predilezione ».

11. « Lascia che si perda ciò che non ti è necessario, – ciò che non ti è indispensabile, – ciò che non ti conduce direttamente a me, – per essere completamente mia. Pensieri, ricordi, progetti, desideri, preoccupazioni, – che t’importa? Affidami tutto. La mia gioia sta nel rispondere da Dio all’umile confidenza ».

12. « Renditi affatto povera, di parole, di gesti, di oggetti, di desideri, eccetto che dell’unione con me e con la mia volontà. – Sono io che vivrò in te. Lasciami fare, mia Diletta ».

13. « Non ridere della tua Superiora . Essa ha molte preoccupazioni. .Voglio che tu non gliene causi alcuna. Amami in lei; io sono in ciascuna anima, in attesa che mi si ami per crescervi » .

N. Ogni uomo può avere dei modi di parlare, di camminare, ecc., dei tics, come suol dirsi, che si prestano a far ridere senza che tale riso manifesti alcuna cattiveria. Tuttavia, se il fatto viene abitualmente ripetuto è sempre da riprovarsi e tanto più se colpisce persona rivestita di autorità.

14. « Si cerca di nasconderti, di fare ignorare la tua esistenza; sta bene. Seppellisciti nel mio cuore e lasciami fare; allora io mi servirò di te. Mi servirò di te per condurre molti protestanti alla Chiesa e in modo che sorpassa ciò che tu puoi immaginare, poiché io agisco da Dio.
Da Dio mantengo le promesse, da Dio mi compiaccio nel corrispondere all’umile confidenza. Però non mi rifiutare niente. Non mi lasciare un minuto, non lasciare me che sono sempre con te.
Fa ciascuna delle tue azioni per me, non ne perdere una sola; io le raccolgo tutte.
Desidero tanto essere servito con perfezione ».

1 Gennaio 1941.
15. – Mio Dio, perdonate i falli miei dell’anno passato. – Voi vedete quanto me ne dolgo; vi supplico di aiutarmi a evitarli d’ora in avanti. Perdono per gli sprechi e le omissioni; sprechi di parole; ho profanato ogni giorno il silenzio interiore! Spreco di tempo, nella pigrizia, nella lentezza, nella tiepidezza nel mio lavoro. Perdono d’aver negletto lo studio della mia santa Regola; – e per tante infedeltà! Per essermi risparmiata; – (d’ora innanzi fare una cosa alla volta dedicandomi ad essa
intieramente; – farla con la perfezione che mi e possibile). Perdono per le preghiere vocali dette macchinalmente; – per le ore di adorazione in cui ho pensato a me piuttosto che a Voi, mio Salvatore e mio Dio! Mio Salvatore nascosto! Perdono per le comunioni preparate con insufficienza; – per le confessioni incomplete. Perdono per le mancanze contro la carità in pensieri, giudizi temerari; in azioni, mancanze di cortesia; in parole imprudenti. Signore, ecco questo ammasso di miserie che io sono – ve lo offro. Risoluzione: fedeltà. Fare una cosa alIa volta, dedicandomivi tutta. Silenzio. Preparare le sante Comunioni. Coraggio per essere esplicita e netta in confessione. Non giudicare nulla. Amare, amare… Mio Dio, aiutatemi a non cercare alcun sollievo, alcuna mitigazione fuori di quel1e prescritte dalla nostra santa Regola. Aiutatemi ad esservi rigorosamente fedele, Signore mio Gesò, che avete sofferto tanto per me. Degnatevi gradire il mio desiderio di sofferenza, il mio desiderio di offrirvi il più possibile di sofferenza!

16. « Sì, il lavoro è una gioia ed una grande dignità per l’uomo; ma quello ch’io voglio, non sono soltanto le tue opere, sei tu. Tu mi disonori quando mi lasci per non pensare che al tuo 1avoro ».

17.(Comunione} 1 Gennaio). « Fa ciascuna delle tue azioni il meglio possibile. Sii buona con tutte le tue Sorelle e Superiore. Non giudicare alcuna. Sii buona… amabile, amabile, amabile… Sono io, il tuo Gesù, che tu ami nel tuo prossimo; io che nascosto in ciascuna anima, per crescervi ho grandemente bisogno d’incontrare un cuore che in tale anima mi desideri e mi ami… ».

18. « Non mi abbandonare, povera mia piccola creatura. Se tu sapessi come tu hai bisogno di me! Ed io vado in cerca d’un cuore che mi ami senza limite, d’una volontà fusa nella mia volontà, d’uno spirito così vuoto di egoismo che il mio spirito possa invaderlo, regnarvi da Re… Vuoi esser tu questo cuore, questa volontà, questo spirito? ».
– Mio Dio! Mio Dio, mio Dio! Voi sapete quanto vi amo

19. « Non ti vendicare mai, sia pure impercettibilmente, fosse anche per vendicare altri.
Chi si vendica, mi rinnega, rinnega me che sono la Riparazione. E’ d’uopo vincere il male col bene »,

20. « Fa’ silenzio attorno a te e in te. Che importa tutto il resto? Non sono io con te? – Allora tu mi ascolterai, allora tu mi consolerai, allora noi ci parleremo, – allora tu mi amerai » ,
– Oh! Mio Dio, mio Dio! Io non vi chiedo che l’amore, per amarvi come voi desiderate di essere amato. Rompete il mio duro cuore; datemi il vostro amore.

21. « Ascoltami, non dubitare, Se mi ami indovinerai i miei desideri e avrai sempre più amore in ricompensa della tua fedeltà. Questa offerta ti spaventa? Ma è perche tu la faccia che ti ho condotta fino a quest’ora. Vedi, che hai fatto nella tua vocazione? Ed io che ho fatto? Non sono stato io che ho guidato tutto? Che temi dunque? Tu sei libera: pero non mi avrai dato tutto se non quando questa offerta sarà realizzata tale e quale l’aspetto. Non vuoi tu darmi tutto? Per oggi dammi solamente le tue parole superflue che reprimerai; dammene moite »,

22, « Sì, io sono l’Amore. Tu mi scacci ogni volta che agisci diversamente da quanto suggerisce l’Amore; e ti privi di amare. Senza di me il tuo cuore non può amare, L’amore non ha occhi per le offese; perdona sempre, senza stancarsi; ama senza tregua e cresce sempre. Sii generosa con le tue Sorelle, Io t’invaderò tutta »,

23. (1 Luglio: Preziosissimo Sangue). « Quando sprechi del tempo, mi offendi; disprezzi i miei doni, il presente che io abbandono al tuo amore e alIa tua generosità »,

24. « SI, ti sei ben confessata, ciò nonostante non sei soddisfatta perché non hai detto tutto ciò che avevi desiderio di raccontare, Non pensare più a quanto e passato. Non giudicare alcuno. Non ci pensare piu. Pensa a me, ascoltami. . , » ,

25. « T’amo perché tu sei tanto, tanto miserabile, Non senti come t’amo? T’amo perché tu non puoi far senza di me e perché desidero di vederti felice, io t’amo perché ho dato la mia vita per te ».

26. (16 Agosto). « Metti le tue cose in ordine, Tienti pronta perché verrò ben presto a cercarti, Verrò a cercarti d’un colpo ».

27. (31 Agosto). – Mio Dio, ricomincio oggi la mia povera vita nell’obbedienza esatta a tutto ciò che mi dirà il Padre Spirituale…

28. « T’amo perché ho dato la vita mia per te. T’amo perché mi ascolti, cominci ad ascoltarmi; – mi ascolterai sempre di più. T’amo perché non puoi fare senza di me… ».

29. « Capisci che sei un niente? Tu sola non sei che ribellione, rifiuto, negazione. Dio solo è.
Io sono la tua vita. Comprendi ciò? T’accompagno come il tuo respiro, come il tuo alito, nell’anima tua. Sono così vicino a te. Sono io che ti induco alIa pazienza, alIa dolcezza, all’accettazione… Chiedimi tutto; chiedimi ogni giorno, ogni mattino ciò che ti occorre per la tua giornata, per te e per tutti gli uomini. E’ mia gioia il rispondere! Io rispondo sempre, ma la mia risposta è varia. La comprenderesti meglio se sapessi vivere di fede ».
Io non mi occuperò più che di Voi e del mio dovere di stato; di Voi che mi aspettate da tanto tempo, – e ho tanto sprecato i vostri doni! Sprecato il tempo prezioso. Mamma mia, mia dolce Mamma, affidate a Gesù questa povera vita. Che Egli la riempia tutta d’ora in avanti, – e che ne faccia quello che vorrà! Insegnatemi, 0 Madre di Cristo, a dargli tutto.

30. « Capisci ora come sei infelice quando ti rifiuti di darmi ciò che ti chiedo? Lo chiedo per mezzo dei desideri delle tue Superiore e delle tue Sorelle. Fa attenzione. Non rifiutarti mai a una richiesta. Ciò ti capita ancora spesso».

31« La più sacrificata in tutto il monastero, non è colei che fa il maggior lavoro visibile, – è colei che fa il maggior lavoro invisibile, che sa meglio nascondersi, non incomodare alcuna, essere leggera agli altri e rendere la propria anima trasparente sicché mi si scopra in lei. Il più importante non è il lavoro che fate voi, e quello che voi mi lasciate fare tra voi »

32. « Il pericolo del chiostro sta nel cercare una distrazione alIa vostra vita di privazione, fuori di me, nelle creature; fuori di me, che vi aspetto! Di me che sono più che la consolazione – la sorgente della gioia. Bevete alIa sorgente come il vostro Padre San Francesco ».


N. C’era nel convento una religiosa assai buona, di grande spirito di sacrificio e che svolgeva molto lavoro visibile. Nulla s’ iniziava senza di lei, nulla si aggiustava – per non dire che si decideva – senza di lei. Riempiva tutto il monastero. Se venisse a mancare! … Che ne sarebbe mai del convento? … Iddio permise che venisse a mancare e il convento non ne risentì. Guardiamoci dalla nostra « importanza esteriore », dalla nostra « indispensabilità ».