EVOLUZIONE

Ogni vita è segnata da un tramonto nel quale la luce lascia il posto alle tenebre.Ma è un tramonto apparente, perchè innalza nelle bianche vette dell’eternità.
Nella vita terrena stessa si intuisce che siamo degli esseri in evoluzione. Si inizia con l’evoluzione biologica, quella psichica…e si arriva a quella della coscienza. Alla fine rimane la pura coscienza che si immerge nella Grande Coscienza Cosmica, nel Tutto-Amore…
Ogni spira evolutiva corrisponde a stadi di coscienza diversi. Alla fine non rimane che l’amore, lo stadio più sublime e l’essenza di ogni dinamismo. E’ allora si prende coscienza delle infinite cianfrusaglie che appesantiscono il nucleo di ogni esistenza: zavorra che sarà eliminata al momento opportuno nelle giuste circostanze.
Persino i capelli del capo richiamano questa spirale evolutiva che parte dal DNA e si sviluppa nel tempo e nello spazio fino ad arrivare ad una sua pienezza.
Ogni istante della vita è una parziale realizzazione. Anche i momenti che ci sembrano più inutili.
Ogni vita terrena è impregnata di morte! Istante dopo istante è scandito da quello che noi chiamamo “morte”. Non c’é vita senza morte: il seme non produce la piantina se prima non muore e si disgrega. Il fiore deve lasciare lo spazio al frutto. I vegetali devono essere disgregati dagli animali stessi se quest’ultimi vogliono vivere. Così anche le specie superiori devono distruggere quelle inferiori se vogliono sopravvivere.


Quello che resta innegabile é che gli esseri viventi divengono sempre più organizzati e che l’organizzazione sbocca per mutazione in una struttura nuova. Insomma, ciò che é inspiegabile é quella che si potrebbe chiamare l’apparizione di questa struttura nuova: l’emergenza. (J.Guitton)

Bisogna rendere il proprio sonno fecondo, i propri automatismi intelligenti. (J.Guitton)

La specie umana può essere definita come un gruppo di primati che sono emersi nel momento dell’evoluzione in cui la determinazione istintuale ha raggiunto un minimo e lo sviluppo del cervello un massimo. (E.Fromm)

Ho paura del successo. Preferisco una condizione di continuo divenire, con un obiettivo di fronte, e non
dietro a me (B.Shaw)

Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami.(Mt.13,31)

Dice l’adolescente:”Lasciatemi sembrare sin quando non sarò” (M.Buber)

Non c’é niente che in qualche maniera non dipenda da noi e noi siamo i collaboratori della creazione, ma non c’è niente che dipenda soltanto da noi e la stessa possibilità di sollevare il dito mignolo è un dono che ci è fatto, al quale noi accettiamo semplicemente di rispondere. (Lavelle)


Non capisci che io non sono passivo in te, ma che vivo con la tua stessa vita e con tutte le tue difficoltà; che lotto con te affinché il bene abbia a superare il male?… (Gesù a Suor M.E. della Trinità)

Se esiste un’emergenza innegabile al momento della comparsa dell’uomo, ci si può chiedere se questa emergenza sia l’ultima delle emergenze possibili e se non ne prepari e ne annunzi un’altra che sarebbe ancora più alta.(J.Guitton)


Il progresso ha i suoi vantaggi : di tanto in tanto esplode. (Elias Canetti)

Ogni guerra contiene tutte le precedenti. (Elias Canetti)


Il moderno invecchia; il vecchio ritorna di moda. (Leo Longanesi)


Come tu non devi guardare alle tue sorelle per quello che sono nel presente, perché il presente sfugge, ma per quello che possono divenire e produrre con la mia grazia; come ciò che tu devi amare in esse, non sono esse in sè e per sè ma quel “sovrappiù di umanità” che io mi sono riservato…così, mi cara figliuola, è sempre il tuo Dio che tu ami, il tuo Gesù. (Gesù a Suor M.E. della Trinità)


Io desidero penetrare il vostro pensiero intero, riempire tutto il vostro cuore; desidero il vostro essere tutto intero con tutte le sue propaggini più delicate e segrete, perché la mia vita passi in voi; è solo allorache io vivo in voi con una vita continua e progressiva, con una vita che produce frutti. (Gesù a Suor M.della Trinità )


Il Signore si compiace di più con un’anima in cammino che con un’anima che si sente arrivata o di essere sul punto di arrivare. L’abbandono è un continuo grande rischio affrontato da una fede cieca. E’ come camminare a occhi chiusi, e in tale condizione siamo tentati di far uso esclusivo della ragione e di pianificare per avere qualcosa di più concreto su cui appoggiarci. E’ un’illusione. (Padre Albino Candido)

Entrate dalla porta stretta; quella che conduce alla perdizione è la porta larga e la via comoda, e molti in verità la percorrono; ma quanto è piccola la porta, e stretta è la via che conduce alla vita, equanto pochi sono coloro che la trovano! (Matteo, 6,13,14)