LA METAFISICA FAVORISCE LA RINASCITA DELL’UOMO INTEGRALE

La metafisica insegna a pensare, a ricercare ed a studiare. Vi par poco?

Il nostro modo di vedere la vita condiziona anche il linguaggio e viceversa.

Idee, concetti e ragionamenti si fondano su alcuni princìpi essenziali che acquisiamo, un po’ come la matematica. Se non chiariamo bene le radici del nostro pensiero e non individuiamo i suoi fondamentali facciamo più fatica a comprendere ed a comunicare, perché siamo imprecisi e rimaniamo analfabeti dell’essere.

È stato appurato che una seria preparazione metafisica procura la chiave per una corretta applicazione dei nostri ragionamenti su ogni settore dello scibile umano. Chi ha una solida preparazione metafisica riesce a vedere “oltre” i luoghi comuni e scopre che gran parte della nostra comunicazione è “tautologica”. L’umanità odierna avrebbe bisogno di un supplemento di metafisica, invece quest’ultima viene spesso considerata come un’insieme di inutili speculazioni che non trovano applicazione pratica nella vita normale.

Questa tendenza è un grave errore, una perdita immensa per l’intera umanità e per la sua stessa dignità, perché genera appiattimento ed atrofizzazione del pensiero umano.

Mentre la scienza si occupa della ricerca, la metafisica si occupa del “come” ricercare per procedere speditamente diritti verso l’oggetto della ricerca e questo restituisce la dignità alla mente umana e favorisce la rinascita dell’uomo integrale.

 

ALCUNE OSSERVAZIONI

Gli studi sulla teoria del Big Bang si evolvono insieme a nuove fantastiche ipotesi. Si parla di buchi neri, materia oscura, energia oscura, forze gravitazionali, universi paralleli, ecc.

Una delle domande più urgenti, oltre alla natura del Big Bang, è relativa a ciò che lo ha causato e tutto ciò che riguarda il “prima”. Qualcuno azzarda l’ipotesi che ci siano stati infiniti altri Big Bang ed il nostro è uno dei tanti, che finirà per collassare su se stesso per riformare situazioni simili ai primissimi inizi del nostro.

Questo “Pluriverso” diventa, soprattutto per l’occhio del ricercatore, sempre più misterioso, come è misterioso il nostro universo soggettivo: ognuno di noi è sempre se stesso e non potrà mai essere un altro, perché percezioni sensoriali, emozioni, concetti, idee e ragionamenti sono sempre rielaborazioni della propria mente, come se vivessimo in un continuo stato allucinatorio.

Anche all’interno del nostro universo personale intravediamo altri universi: quelli relativi alla cosiddetta “realtà” e quelli dello stato onirico relativo ai sogni. Dal concepimento alla situazione attuale la nostra percezione e visione del mondo è cambiata innumerevoli volte in base a tantissimi fattori.

Ogni giorno è diverso, come sono diverse le ore, i minuti, i secondi e gli istanti.
Questo nostro “pluriverso” è riscontrabile in modo ancora più fantastico durante il sogno, nel quale la mente si ritrova ad elaborare in altre dimensioni, interpretando i contenuti onirici in modi diversi dallo stato di veglia, ed è per questo che spesso ci appaiono assurdi.

Di fronte a questo misteriosamente complesso scenario, comunque, abbiamo sempre la necessità di ritrovare un filo conduttore unitario.

Una mentalità prettamente scientifica rischia di disperdersi in una forma arrendevole di nichilismo, per cui alcuni studiosi azzardano l’ipotesi che tutto proviene dal “nulla”, intendendolo quasi come un “quid” opposto a ciò che si è formato col Big Bang, in aperta contraddizione con la logica e la metafisica secondo cui dal nulla non potrà mai provenire “qualcosa”, altrimenti dovremmo dichiarare “nulla” tutto ciò che esiste, compreso ciascuno di noi, cosa ancora più problematica del “cogito” cartesiano.

In questo caso l’orizzonte della  metafisica più evoluta potrebbe costituire davvero un valido supporto per tutto lo scibile umano alla ricerca di un valido punto di riferimento…

Pier Angelo Piai