“Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora” (Mt 25,13)

E quando avverrà questo incontro? Nessuno lo sa, può avvenire in qualsiasi momento. La nostra vita è infatti nelle sue mani. Lui ce l’ha data; Lui può riprenderla anche all’improvviso, senza preavviso.

Tuttavia ci avverte: avrete modo d’essere pronti a questo evento se vigilerete.
Proprio perché non sappiamo né il giorno né l’ora della sua venuta, possiamo concentrarci più facilmente nell’oggi che ci è dato, nell’affanno del giorno, nel presente che la Provvidenza ci offre da vivere.

“Gesù,
fammi parlare sempre come fosse l’ultima parola che dico.
Fammi agire sempre come fosse l’ultima azione che faccio.
Fammi soffrire sempre come fosse l’ultima sofferenza che ho da offrirti.
Fammi pregare sempre come fosse l’ultima possibilità, che ho qui in terra, di colloquiare con Te”.

(testo da un brano di Chiara Lubichhttp://www.focolarisardegna.it/do/archives/1221 )

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a cura di http://mondocrea.it