VANGELO DI DOMENICA 12 MAGGIO
(Lc 24,46-53) Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
Parola del Signore.

LA MIA RIFLESSIONE (di Lella Mingardi)

PREGHIERA

Vieni o Spirito di Dio, come Gesù ci ha promesso, per far si che la mia testimonianza sia conforme alla tua verità.

Poche righe, eppure il mistero della nostra fede è tutto qui.

Gesù torna per l’ ultima volta dagli apostoli riuniti nel cenacolo e conferma la sua resurrezione. Chiede agli apostoli di aspettare la venuta dello Spirito Santo su di loro per essere rivestiti di forza e di potenza dall’ alto e torna al Padre, così davanti ai loro occhi e, mentre ascende al cielo li benedice.

Un avvenimento che lascia tutti con il fiato sospeso, quello che accade quando ci si trova davanti a questi fenomeni è qualcosa di inspiegabile, di sconcertante e meraviglioso insieme, come viverlo? Come reagirono gli apostoli? E noi come reagiamo a questa novità?

Certo dopo la sua morte era stato difficile per loro, avevano sofferto e pensato ad un fallimento di tutte le cose in cui avevano creduto, ma poi Gesù era tornato, l’ avevano visto, Tommaso addirittura aveva infilato il dito nelle sue piaghe ed allora ecco che tornava prepotente in loro la speranza, la gioia di sapere che era ancora tra loro.

Vederlo salire al cielo,davanti ai loro occhi, significava cominciare a comprendere che la terra ed il cielo,non sono due realtà isolate, distinte tra di loro, una per i vivi ed una per Dio, ma scoprire che Dio era veramente sceso in mezzo a loro e che tornava a dove era venuto, ma prometteva loro aiuto, prometteva la forza e la potenza dello Spirito Santo, di cui erano stati rivestiti dall’alto.

Questo è quello che dobbiamo vivere anche noi,sicuramente tra mille difficoltà,ma dobbiamo riuscire a vivere la nostra fede come qualcosa di molto unico, speciale, perché il nostro Dio è con noi, non ci ha abbandonato al nostro destino, ma è presente tra noi, con la forza dello Spirito Santo e ci ha dato un compito, quello di testimoniare la nostra fede, di essere Chiesa.
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