In questo breve video si racconta la storia di Teresa Dush, una bambina di circa dieci anni che per 3 volte nel 1855 vide a Porzus (Attimis – Udine)  la Madonna mentre voleva dar da mangiare alla sua mucca in un giorno di festa (8 settembre).
La Celeste Signora le raccomandò di riferire a tutti che durante la festa non si lavora perché è dedicata al Signore e si deve andare alla Santa Messa. Raccomandò, inoltre,di dire a tutti  di non bestemmiare perché la bestemmia è un gravissimo peccato e causa molti mali all’umanità…Poi, come segno della veridicità di queste apparizione, le impresse sul dorso della mano una croce bianca che tutti potevano vedere.
Le fonti sono storicamente attendibili..

RACCONTO VERO

Era circa il mezzogiorno dell’8 settembre del 1855. Teresa Dus, una giovinetta di Porzus, tornava, come al solito, a casa con la sua mucca.
Teresa pensava che la sua mucca non fosse abbastanza sazia e decise di prendere la gerla ed il falcetto per tagliare un po’ d’erba. Mentre era sul prato, situato fuori del paese, udì una voce che le chiedeva che cosa facesse lì.
Vide una bellissima Signora e le rispose che stava tagliando un po’ d’erba per la mucca.
La Signora le fece notare che quel giorno era festivo, e che Dio ha proibito di lavorare nei giorni di festa, pertanto era un peccato.
Poi le chiese il falcetto e l’aiutò. La esortò poi di raccomandare alla popolazione di pregare e di fare una processione partendo da Attimis e Forame verso la chiesa di Porzus. Aggiunse di raccomandare a tutti di non lavorare, di non profanare le feste in nessun modo e che si smetta di bestemmiare perché il suo buon Gesù con il Padre eterno è molto sdegnato per questo. Le disse che la sua preghiera ha molto valore di fronte all’immensa misericordia di Dio ed è per questo che il mondo continuava ad esistere. Se un buon cristiano pregherà e si accorderà con lei – aggiunse – la sua misericordia non avrà termine ma aumenterà sempre di più.
Teresa le domandò chi fosse e la Signora  le rispose che per ora non aveva tempo di spiegarglielo perché aveva ancora figli e figlie a casa, ma sarebbe tornata ancora entro breve tempo.
Poi ritornò a raccomandarle di correre a casa gridando che non lavorino più la festa, altrimenti grandi malattie e il colera sarebbero ritornati se avessero continuato a comportarsi in quel modo. Ammonì che Il male causerà persino la malattie delle mele, dell’uva, delle patate e di qualsiasi frutto. Ribadì inoltre di non bestemmiare perché è un gravissimo peccato che offende molto Dio.
Teresa cominciò a recarsi verso casa, mentre la Signora si diresse dalla parte opposta. Dopo dieci metri la piccola Teresa si voltò indietro e gradualmente la vide sparire.
Arrivò a casa e comunicò alla popolazione quello che aveva visto ed udito e che la Signora sarebbe tornata presto, ma non sapeva dove. Molti, però, non credevano molto

Intanto il colera faceva molte vittime e la popolazione usava andare in chiesa a dire il rosario.
Il 27 settembre, durante la recita del rosario serale era presente anche la piccola Teresa insieme alla sua amica coetanea Maria Turca detta Tracogna.
D’un tratto le appare la Celeste Signora che la invitava a salire verso il coro.
Ella salì insieme a Maria Turca. Quando giunsero, la Madonna prese la mano di Teresa, la quale vedeva tutta la chiesa illuminata come a giorno. Fecero il giro dell’altare, sino alla porta della chiesa mentre Teresa esclamava che la vedeva bene e che la stava tenendo per la mano e per le braccia. Nessuno, però vedeva nulla.
Giunti alla porta della Chiesa la Madonna la salutò dicendole addio e sparì.
Ma la gente era ancora rimasta un po’ incredula e voleva un segno.

Tre giorni dopo, il 30 settembre, durante la recita del rosario, Teresa vide per la terza volta La Vergine Maria che le faceva cenno di salire, sulla parte sinistra del coro. Le persone  presenti la incitarono a salire e a farsi rilasciare un segno.
Quando Teresa, insieme alle sue amichette, si trovò dietro all’altare, la Celeste Signora le impresse una croce bianca sulla mano destra.
Uscita dalla chiesa si diresse verso il borgo mentre la gente la seguiva e chiedeva dove fosse la Vergine. Ella rispondeva che era proprio lì accanto a lei e che poteva toccare le sue vesti, mentre un ragno saliva sul suo abito.

Ma la popolazione, che stava pregando, non vedeva altro che il ragno.
Il padre , venuto a conoscenza dei fatti, vedendola la chiamò e la condusse verso casa. La Madonna, a pochi metri da casa sua, la lasciò salutandola  e mentre si allontanava le raccomandò per la terza volta di dire a tuttti che non bestemmiassero e che santificassero le feste non lavorando. Poi scomparve alla sua vista.

Tutti, dopo quella apparizione, poterono vedere la croce sulla mano e si misero a pregare e ringraziare la Madonna per quei fatti.

Tersa Dush secondo i CENNI BIOGRAFICI dell’Archivio di p.Luigi Scrosoppi

In  seguito, dopo una breve permanenza a Cividale del Friuli, nel 1856 fu accolta nell’Istituto Derelitte da poco fondato da p. Luigi Scrosoppi.
Vi rimase per 4 anni. Poi uscì e tornò a Cividale nella casa del parroco don Pietro Bernardis e continuò, per quattro anni ad essere seguita dalla sua maestra. Desiderava farsi religiosa ma era in difficoltà perché non sapeva né leggere né scrivere.

Probabilmente durante un pellegrinaggio a Castelmonte, le apparve di nuovo la Celeste Signora che le disse: “Va’ pure in convento, e quando dovrai recitare l’Ufficio, lo saprai come le altre suore”.. e così fu.

Nel 1864 fu ammessa tra le aspiranti della Congregazione delle Suore della Provvidenza di Udine.

Nel 1868 abbracciò i voti solenni assumendo il nome di Suor Osanna Maria.
Fu mandata per un certo tempo a Cormons, a Orzano e ad Udine. Essendo malaticcia era di sorveglianza alle fanciulle durante la ricreazione.
Per ordine di p.Luigi aveva sempre cura di tener ben coperta con la manica dell’abito la croce impressa sulla mano. Egli chiedeva alle suore umiltà e carità e la stessa suor Maria Osanna non cedette mai alla curiosità delle ragazze con cui aveva a che fare.
Suor Osanna passò i suoi ultimi mesi della sua vita a Udine nell’infermeria delle suore. Padre Luigi veniva spesso a confortarla.
Spirò il 17 agosto del 1870.

Tutta la popolazione locale di Porzus conservò e tramandò fedelmente il ricordo di tale evento prodigioso. La gentè osservò che per vari anni nel prato della prima apparizione c’era uno spiazzo sempre fiorito. Nel 1855 con l’aiuto e il sacrificio di tutti sorse una piccola e graziosa cappella che divenne punto di riferimento e di preghiera per tutta la popolazione.