Come nello scorso secolo aveva profetizzato il grande filosofo francese Jean Guitton, attualmente stiamo assistendo alla realizzazione di tre fenomeni  principali che caratterizzano i tempi in cui viviamo:

1) La ricerca e lo sviluppo tecnologico stanno avendo una accelerazione mai vista prima d’ora. La materia sta per essere scandagliata fino nella più intima struttura. La fisica e la biologia, come le altre scienze, fanno davvero pensare alla super-organizzazione cosmica che sta alla base della vita e del pensiero.
Sembrerebbe che tutto funzioni grazie ad un complessissimo sistema di interazioni energetiche, tanto che si vorrebbero unificare le grandi forze che sorreggono l’Universo, come si evince dalle intuizioni di tantissimi ricercatori seriamente intenzionati ad andare a fondo nello scandagliare i segreti della struttura della materia stessa. Una volta scoperto scientificamente che tutto è davvero “energia dinamica organizzatrice” il passo dalla “fisica” alla “metafisica” potrebbe diventare davvero più breve: è un salto di qualità che tutta l’umanità dovrà esperimentare.
Questo fatto comporta anche molti rischi per la sopravvivenza della popolazione terrestre, se non si arriva ad una auto-consapevolezza responsabile sull’uso che facciamo delle nuove scoperte.

2) La comunicazione diventa sempre più globale grazie ai moderni sistemi informatici.  Ormai la memoria, importantissima per il progresso della conoscenza, non è più retaggio di qualche isolato genio della ricerca scientifica e tecnologica, ma si fa sempre più “collettiva” grazie soprattutto alla telematica ed all’informatica. È evidente che stiamo assistendo ad una “cerebralizzazione” dell’intera umanità interconnessa, per cui spazio e tempo assumono dimensioni nuove rispetto ai periodi precedenti. Questo induce a pensare che prima o dopo stiamo arrivando ad una fase “critica”dell’umanità la quale in qualche modo ha gli strumenti per una super-coscientizzazione che potrebbe determinare o l’auto-distruzione o la genesi di una super-umanità..

3) La religione, in senso tradizionale, è in profonda crisi, per moltissimi motivi legati a diversi fattori. Uno di questi è la filosofia nichilista dilagante che punta principalmente sull’assurdo, invece di prendere in considerazione il senso del mistero. Sembra davvero una contraddizione: da una parte l’eccesso di conoscenza imprigionata nella memoria collettiva, dall’altra l’angosciante crisi esistenziale che affligge moltissime persone in tutti gli strati sociali.
C’è la percezione, comunque, dell’esigenza di una grande sintesi che dia senso al pensiero ed a tutto ciò che esiste.

Jean Guitton (in linea con Bergson e Teilhard de Chardin), intuiva questa situazione dinamica di “convergenza” nella stessa Resurrezione di Cristo, la quale è la rivelazione della nuova umanità, che superando la barriera dello spazio e del tempo, attraverso un salto di qualità esistenziale, evidenzia la ricapitolazione del Tutto in una nuova dimensione, quella dell’Uomo integrale, in cui la creatura entra in perfetta armonia con il suo Creatore.

PierAngelo Piai