campoformido picture

Abitanti 7.140
Superficie 22 Kmq
Metri s.l.m. 78
CAP 33030
Prefisso +39 0432

La Chiesa parrocchiale di Campoformido, riedificata nel 1908 su disegno di Girolamo D’Aronco, con forme basilicali di stile neoromanico, fu consacrata nel 1913. L’altare maggiore, in marmo, del XVIII secolo, conserva nell’ovato centrale un vecchio dipinto raffigurante la Madonna con Bambino (secolo XVI); nel paliotto, bassorilievo con due putti con spighe e grappoli d’uva.

Addossati al presbiterio, due altari barocchi, uno dei quali con i quindici tondi dipinti dei Misteri del Rosario. Della precedente parrocchiale fanno parte anche l’acquasantiera del 1613, il pulpito in legno laccato di bianco, con intagli a bassorilievo (gradevole quello raffigurante la Pesca Miracolosa), un lacerto d’affresco dell’inizio del Cinquecento (due Santi, nella facciata interna) ed un dipinto fine Settecento con i Santi Michele Arcangelo, Martino e Canciano.

A Bressa, Parrocchiale neogotica, costruita tra il 1877 ed il 1888 su progetto di Girolamo D’Aronco, cui si deve anche lo slanciato campanile (1900-1907). Nella facciata, un mosaico con il Buon Pastore del 1934 (Gino Avon di Spilimbergo). All’interno, tutto è in stile, dagli altari alla Via Crucis, dagli stalli al pulpito (opere di artisti quali Giuseppe Gregorutti, Antonio Brusconi, Leonardo Rigo, Daniele De Giorgio ecc.).

A Bressa si trova anche la Cappella dedicata a Nostra Signora di Lourdes, nata da un voto fatto l’8 dicembre 1917, sorta su progetto dell’architetto Torres di Venezia, completata nel 1924 e divenuta Monumento ai Caduti (altare di Bartolomeo Rizzotti di Artegna, dipinti di Ernesto Bergagna, di Bressa, formatosi artisticamente alla scuola “Beato Angelico” di Milano).

A Basaldella, la Parrocchiale dedicata a S. Martino (mosaico nella lunetta del portale opera di V. Parussini e V. Mirolo, 1980) è neoromanica (XIX e XX secolo), con facciata a salienti che già all’esterno indica la divisione dell’interno in tre navate. Bell’altare maggiore barocco, di ampio respiro, con statue laterali dei Ss. Martino e Nicolò e due altari laterali dello stesso periodo, più modesti nella forma.

Due vecchie tele con il Martirio di S. Eurosia (secolo XVIII, molto interessante per l’iconografia) e con il Redentore e Sante (XVII secolo) di discreta fattura. Nella Chiesetta votiva di S. Sebastiano, già campestre ed ora in un crocevia frequentatissimo, loggetta anteriore sorretta da arcate. Il presbiterio poligonale ha la volta a doppia crociera con costoloni; nella parete destra modesto affresco dell’inizio del Cinquecento con la Madonna tra i Ss. Sebastiano e Rocco. �

A Campoformido una casa nella via centrale viene indicata come quella in cui si firmò il trattato di Campoformido del 17 ottobre i 797: vi è murata una lapide in onore di “Napoleo Magnus” accanto a tracce di un vecchio affresco devozionale con la Madonna con Bambino.