ERRORI STELLARI

Sia gli astrologi antichi che quelli moderni hanno commesso e continuano a commettere errori plateali, perché secondo loro il cielo era ed è definito e definitivo. Ovvio che non hanno mai tenuto conto del movimento della Terra.
Tutto ciò risulta ancora più assurdo se si considera che con le loro stravaganti teorie hanno condizionato governi, popoli e culture. La riprova è l’attuale errata datazione dei cosiddetti segni zodiacali. Ogni anno, a causa del movimento della Terra, la costellazione che per 30 giorni si vede scorrere dietro il sole scivola di quasi 1/60 di grado: in circa duem i l a a n n i , quindi, viene sostituita da quella che la precede. Per esempio, dal 23 luglio al 21 agosto non siamo più sotto il segno del Leone (come all’epoca dell’imperatore Augusto), ma metà Cancro e metà Gemelli. Il Leone evidentemente ha cambiato data e anche gli altri 11 segni. Però nessuno lo dice, tanto meno gli astrologi, che hanno tutto l’interesse a non far trasparire errori e limiti della loro pseudo-scienza.
g.p.

Cosa ha scoperto in sette anni il Telefono antiplagio?

LE CIFRE DEL RAGGIRO: 10 MILA MILIARDI ESENTASSE

Nell’ottobre 1994 è iniziata l’attività del Telefono antiplagio per contrastare il fenomeno dell’occultismo, una realtà multiforme con un giro d’affari considerevole. I volontari dell’associazione raccolgono le denunce di raggiri operati da veggenti, maghi e santoni, danno consigli per evitare di subire truffe e segnalano alle autorità competenti gli illeciti dei ciarlatani. Inoltre Telefono antiplagio si distingue anche per campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e per la collaborazione con università e altre associazioni.

In questi sette anni di attività ha ricevuto 7.050 segnalazioni di raggiri e/o truffe, 3.400 per telefono, 2.200 tramite posta ordinaria e 1.450 attraverso la posta elettronica. L’alto numero delle segnalazioni evidenzia una situazione da troppi ignorata o tollerata. In Italia ci sono la bellezza di 21.550 maghi, astrologi e altri operatori dell’occulto, di cui solo 7.250 regolarmente pubblicizzati (4.200 su Tv, radio e giornali, 3.050 su Internet) e gli altri 14.300 non reclamizzati. Guarda caso il 75% delle denunce di truffe riguarda proprio questi ultimi.

Gli illeciti segnalati spaziano dalla circonvenzione d’incapace alla truffa aggravata, dall’abuso della credulità popolare al trattamento idoneo a sopprimere la coscienza o la volontà altrui anche mediante minacce e violenze, dall’esercizio abusivo di professione medica e psicologica all’evasione fiscale. Solo un numero minimo di persone raggirate (4 su 100) ha il coraggio di sporgere denuncia poiché si temono ricatti, ritorsioni o semplicemente perché ci si vergogna di far sapere di essere stati beffati.

Le vittime sono generalmente persone con età media di 45 anni, di sesso femminile (donne 58%, uomini 38%, minori 4%) e con bassa scolarizzazione (40% licenza elementare, 46% licenza media, 14% diploma e/o laurea).
Sono 9/10 milioni i cittadini italiani (circa il 17% della popolazione) che vengono a contatto con il mondo della magia e dell’occulto spinti da motivi di salute, da paura del futuro, da affetti in crisi, da problemi finanziari ecc.; persone sole, sofferenti nel fisico o nella psiche, rese vulnerabili e fragili da eventi o situazioni dolorose, diventano facilmente manipolabili e questo rende ancora più inaccettabili le eventuali truffe.
Si calcola che da queste persone, purtroppo scarsamente tutelate dalla società civile, i maghi & company guadagnino 10.000 miliardi di lire. Inutile aggiungere che il 97% di questi introiti non è denunciato al fisco.

Tra le principali fonti di guadagno troviamo le linee auditel e/o chat line, periodici del settore e Internet.
Questo è il fenomeno dell’occultismo in Italia, una realtà che non risparmia nessuna zona del nostro Paese; troviamo infatti il 43% di maghi” al Nord, il 30% al Centro e il 27% al Sud e Isole. Le autorità informate dal Telefono antiplagio sono state finora 7.000 e 1.400 indagini in corso turbano il sonno dei nostri apprendisti stregoni.
I dati di questo articolo e degli altri box, sono stati desunti dal rapporto annuale del Telefono antiplagio, c.p. 389, poste centrali 09124 Cagliari, tel. 0338/8385999, e-mail: “mailto:[email protected]” t “_blank” [email protected] .

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