Paolino Mainardis nasce il 27 febbraio 1948, a Villa Santina: ameno paese della montuosa Carnia, in provincia di Udine. Muore il 30 novembre 2016 a Cividale del Friuli.

Trascorre l’infanzia tra Padova, Piove di Sacco (PD), Villa Santina e quindi Cividale del
Friuli, seguendo con la mamma Amalia e il fratellino Roberto, i vari trasferimenti
di suo padre Dante: ferroviere e poi capostazione nella Società Veneta Ferrovie.

Dopo il diploma di ragioniere, rilasciato dall’Istituto Tecnico Commerciale A. Zanon di Udine, Paolino si arruola volontario negli Alpini Paracadutisti, conseguendo il brevetto militare e il grado di caporale istruttore presso la Scuola Militare di Paracadutismo di Pisa.

Dopo il congedo, è impiegato nella cementeria cividalese dell’Italcementi spa.

Sposa Raffaella e diventa padre di Milena.

Lascia quindi l’impiego, per farsi assumere da una banca locale.

Nel 1974, Raffaella mette al mondo la seconda figlia, Elena, e, nel 1977, il maschietto Paolo.

Una rapida carriera in banca lo pone a dirigere alcune filiali, al marketing e, per alcuni anni prima del pensionamento, all’ispettorato.
Il lavoro impegnativo e le responsabilità familiari non gli impediscono tuttavia di coltivare le sue numerose passioni, tra cui l’astronomia, la biologia, le osservazioni al microscopio e telescopio.

Tralascia invece la sua passione per le Arti Marziali, nata fin dalla sua giovane età a Padova, per
darsi allo studio delle filosofie orientali, approfondendo le varie discipline e praticando per anni le varie meditazioni e gli esercizi Yoga. Mai appagato e deluso dalle divulgazioni popolari degli insegnamenti dei Maestri, volle approfondire la loro conoscenza studiando direttamente i Testi Sacri del Buddismo, dello Zen, dell’Induismo, dell’Islamismo, del Cristianesimo, dei
Padri della Chiesa e dell’esoterismo, trovando nei Vangeli il sunto di tutte le dottrine e in Gesù il Maestro Perfetto.

Nel febbraio 1994, un’inaspettata esperienza paranormale gli perfeziona ogni sua precedente idea su Dio, portandolo a comprendere il vero significato della vita e dell’Amore. Un colpo amoroso di spugna, che gli ha fatto abbandonare ogni interesse alle letture, portandolo a scrivere la sua esperienza nel suo primo libro “MENESTRELLO”.


Nel 2012 usciva il suo BENANDANTE DI MASAROLIS, seguito dal BENANDANTE E

LA KRIVAPETA e, nel 2014 BERTRANDO DI SAN GENESIO, il Grande Vecchio.


Romanzi epici e storici, ambientati della PATRIA DEL FRIULI, ma sempre scritti sotto l’attenta guida dell’Entità spirituale che gli si presentò fin dal 1994.


Paolino viveva da pensionato a Cividale del Friuli, circondato dall’amore di Raffaella, dei figli, dei nipoti, dei familiari e dei tanti suoi animali che continua a viziare con affetto.

OPERE DI PAOLINO MAINARDIS


La penna di Omo diventa lo strumento attraverso il quale Net sollecita, scrivendo, profonde riflessioni sull’esistenza. Ritornano alla memoria i momenti di gioia e quelli più bui, un percorso per capire che l’unica via di salvezza è l’amore.

 

 

Epica cavalcata attraverso gli ultimi anni del XV secolo
tra il Friuli e la Repubblica di Venezia: nel rispetto della storia e
dello scenario geografico dei luoghi, faide, intrighi, mistero,
religiosit e romanticismo ad Aquileia nelle vicende di Cavalieri
Templari e di un pio guaritore con poteri straordinari.

 

 

Marizza, una pastorella che vive nel Sempre, fa uscire dal corpo
Gregorio. Da Aquileia e Cividale, epici intrighi tra la Patria del
Friuli e la Repubblica di Venezia, con delitti e il misterioso furto
dell’Evangelario di San Marco.

(settembre 2014)

Prima
metà del XIV secolo. Bertrand, un monaco fuggito alla persecuzione dei
Cavalieri Templari, dopo aver ricoperto la cattedra di giurisprudenza
all’Università di Tolosa, viene nominato Patriarca della Chiesa
d’Aquileia e principe della Patria del Friuli. Guidato dalla fede, si
troverà ad affrontare inaspettate difficoltà, tra battaglie, intrighi e
faide, in un periodo martoriato dalla carestia, dalla pestilenza e da un
tragico terremoto.