Un bel giorno di primavera del 2016, mia moglie ed io decidemmo di recarci a Miramare di Trieste. Ad un certo punto, prima del parco, incontrammo una elegante signora con il viso dai tratti orientali che indossava un vestito variopinto ed un particolare cappellino, la quale, in quel contesto, ci faceva ricordare un quadro impressionista. Incuriositi, ci avvicinammo per chiederle di poter scattare insieme una fotografia.

Dopo alcuni minuti ella ci mostrò attraverso il suo smartphone alcuni suoi disegni effettuati con diverse tecniche dal contenuto altamente spirituale e ci rivelò il suo nome: Perla Paik, originaria dalla Corea. I suoi dipinti, degni di un’artista sensibile ed esperta, stimolavano in noi alcune riflessioni sull’azione dello Spirito Santo e così facemmo amicizia, mettendoci d’accordo di tenerci in contatto attraverso internet. Perla continuava ad inviarci i suoi bellissimi disegni da cui scaturirono alcune nostre riflessioni che trascrivevamo gradualmente.

È nato questo libretto che intende trasmettere al lettore l’entusiasmo per i grandi misteri della vita cristiana, che spesso vengono poco considerati. Anche Perla è convinta che il tutto sia opera dello Spirito Santo, perché sostiene che la nostra amicizia stimola in lei la creatività, il progresso spirituale, l’amore per Dio ed il prossimo, ed una speciale venerazione per la Vergine Maria. Ogni dipinto di questo libretto, quindi, contiene una riflessione, una poesia od una preghiera scaturiti dalla meraviglia per le opere del Creatore e fa sorgere spontanea la lode di riconoscenza.

I dipinti in sé contengono volti della Vergine Maria e di Gesù molto espressivi, i quali irradiano amore per l’intera umanità. In molti c’è la presenza dello Spirito Santo sotto forma di una colomba luminosa che induce davvero alla meditazione ed alla preghiera interiore. Il connubio tra i disegni e gli scritti è singolare e fecondo, perché generati in un clima di tranquilla contemplazione delle meraviglie di Dio. 

(Pier Angelo Piai)

 

L’artista PERLA PAIK (autoritratto)

 

Perla Paik è un’artista coreana che attualmente soggiorna a Trieste. Da pochi anni si è convertita al cristianesimo. I suoi disegni, tendenti al misticismo, denotano una forte sensibilità interiore illuminata da una grande fede nella realtà trascendentale.
I volti che disegna sono molto espressivi e spesso appaiono come “trasfigurati” da una luce particolare, segno che in lei lo Spirito Santo, raffigurato spesso nei suoi disegni, agisce continuamente rendendola creativa. E questa sua sublime attività creatrice è il suo modo cristallino di amare Dio ed il prossimo.

 

RECENSIONE

È stata pubblicata oggi la recensione relativa al libro sul settimanale triestino “Vita nuova”. Ringrazio di cuore il giornalista Silvio Brachetta…

 

 

Nel “Respiro dell’anima inamorata” riflessioni, poesie e icone religiose

 

TRASMETTERE AL LETTORE L’ENTUSIASMO PER I GRANDI MISTERI DELLA VITA CRISTIANA

Entrambi veterani, nella galassia multiforme dell’inculturazione della fede.

Entrambi impegnati, da anni, nell’attività quotidiana di servizio alla testimonianza cristiana. Ed eccoli, i due autori, ora accomunati nella pubblicazione di quest’ultima loro fatica, per «trasmettere al lettore l’entusiasmo per i grandi misteri della vita cristiana». Si tratta di un libro di brevi riflessioni e poesie, corredate da tavole iconografiche a soggetto religioso.

Il friulano Pier Angelo Piai, autore dei testi, ha già all’attivo più di dieci libri, tra racconti e saggi. Seguitissimo il suo sito — Mondocrea —per via della ricchezza dei contenuti: meditazioni, riflessioni, fotografie, arte, cinema, poesia.

La coreana Nam-Joo Paik (conosciuta come Perla) è una pittrice: molto apprezzata è la sua ricca produzione d’icone, sullo stile figurativo occidentale. Solo per questo libro ne ha selezionate più di cinquanta. All’abbondanza artistica va associata la ricchezza dei contenuti, con una predilezione per i temi mariologici, trinitari e agiografici: si va dalla descrizione e dal commento alle vite dei santi ai vari aspetti del dogma. Non c’è una prevalenza devozionale o teologica, ma devozione e teologia trovano nell’opera una sintesi, espressa nello stile semplice della scrittura e nel senso sacro delle immagini. Così come la Sacra Sindone, descritta da Piai e Perla, rimanda a una «morte composta, decorosa, ieratica». Il volto del Cristo impresso sul telo sindonico è come una foto in negativo, perché «è proprio della natura divina cercare il suo opposto», per «condurre il nulla all’essenza» e per «riordinare il caos distruttivo». A tale azione di grazia segue il richiamo della “creazione alla vera esistenza”.

Questo è detto quanto alle creature ma, soprattutto, quanto alla salvezza dell’uomo, nel senso che Gesù Cristo venne a «cercare e salvare ciò che era stato perduto» (Lc 19,10). Altrove la prosa lascia spazio alla preghiera e, sulle melodie dei salmisti, l’autore esulta per come la Provvidenza opera nel mondo: «Tu sia benedetto Signore perché fai pio-vere sui giusti e gli ingiusti»! — secondo le parole del Maestro, che parlò ai discepoli sulla montagna.

E ancora sulla montagna il Signore si manifestò nella sua santa trasfigurazione. Oltrepassò la sua figura umana e fu percepito appena nella sua divinità.

In particolare, osserva Piai, bianco è la purezza, il distacco», mentre «la luminosità è la trascendenza». Il Verbo, puro e trascendente, viene a rivelare che «l’ordinario, se il nostro cuore è aperto, diventa straordinario in ogni momento se riferiamo tutto a Lui». Grande spazio trova, nel testo e nelle immagini, la Beata Vergine Maria.

Colei che “ha ferito d’amore l’Onnipotente” è “Vergine adorante e fedele».

Maria è indicata, nel libro, nelle sue virtù principali, col doppio aspetto di creatura gioiosa, per la peculiare vocazione al matrimonio verginale, e di madre addolorata, nell’ora della passione e della morte del Figlio. È una donna che «ha vissuto il paradiso interiore» e, a seguito dell’Assunzione al Cielo, ella “rappresenta l’umanità reintegrata». Maria, inoltre, è il «modello di purezza ed umiltà», poiché si è fatta obbediente come Gesù e, nell’obbedienza, ne ha seguito la morte santa e la resurrezione gloriosa. La Benedetta — spiega Piai — ha «una maternità riconfermata due volte»: la prima, «nel suo Figlio Gesù»; la seconda «sotto la croce», quando Gesù la indicò come «madre dell’apostolo Giovanni».

La vita dei santi, insomma, è la perfezione dell’umanità. Per il santo “non c’è passato, futuro o presente», poiché »vive nell’istante», a prescindere da qualsiasi occupazione. Non fuggì dall’istante, che potremmo dire della prova e della salvezza, Santa Teresa di Lisieux: «Pur tu la dura notte della fede affrontasti con virile coraggio».

A San’Antonio da Padova, l’autore dona i suoi versi: “Di origini nobili tu eri, ma più nobile fu l’animo tuo. I blasoni che ritenesti veri furon del Padre e del Figlio suo».

E il giusto San Giuseppe cos’ha fatto di grande? «Non ha predicato, non ha fondato monumenti, non ha compiuto miracoli». Eppure «il vero miracolo è stata la sua fedeltà a Dio nella dedizione alla famiglia»: questo fu il suo «costante ed umile eroismo». E ad ogni pagina le parole si trasformano nei colori e nelle forme di Perla Paik, legger-mente sfumate, come avvolte da una luce che viene dall’alto e da dentro, simile al chiarore del paradiso.

Silvio Brachetta.

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Messaggero Veneto 9.12.17 (p.34)

L’ULTIMO LAVORO DI PIAI SU RIFLESSIONI RELIGIOSE

Al quotidiano impegno di gestione e aggiornamento del sito internet Mondocrea, da lui ideato  (diversi anni fa) e ormai cliccatissimo, l’ex professore cividalese Piera Angelo Piai affianca quello della scrittura. E alla decina di opere alle spalle si aggiunge, adesso, un testo che sta richiamando l’attenzione della sfera cattolica (un’ampia recensione è uscita, di recente, sul  settimanale della diocesi di Trieste, “Vita nuova”): si intitola “Il respiro dell’anima innamorata” e propone riflessioni a matrice religiosa, appunto, che scaturiscono dall’osservazione di una serie di icone. «Ne commento una cinquantina», spiega l’autore, raccontando che le opere pittoriche sono a firma di un’artista coreana stabilitasi Trieste, buddista di recente convertitasi al cristianesimo:
si chiama Nam-Joo Paik, Perla per la gente.
«L’intenzione – precisa Piai – è quella di trasmettere al lettore l’entusiasmo per i grandimisteri della  vita cristiana, che spesso vengono poco considerati.
Ogni dipinto è dunque accompagnato da una riflessione, una poesia o una preghiera, inno alla meraviglia del creato. I dipinti – conclude – sono infatti molto espressivi, inducono alla meditazione».

(Lucia Aviani)

 

IL LIBRO CARTACEO

L’opera “IL RESPIRO DELL’ANIMA INNAMORATA” consiste in un volume classificato bibliograficamente con codice identificativo ISBN, nel formato chiuso A4, con copertina cartonata, stampata a colori, plastificata lucida, e interni con circa 50 immagini a colori stampati su carta patinata lucida 115 gr.

 

POTREBBE ESSERE UTILE PER UN EVENTUALE REGALO IN DETERMINATE OCCASIONI…

 

Per ottenere il libro:

 

http://www.edizionisegno.it/libro.asp?id=1636#disqus_thread